Cadere sotto l’incantesimo
unico di Bonifacio

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Bonifacio, cittadella medievale
fondata nel IX secolo

Bonifacio, cittadella medievale fondata nel IX secolo, ha sempre suscitato un’impressione indelebile quando, passeggiando lungo i sentieri che costeggiano le sue caratteristiche scogliere bianche, si rivela in tutto il suo splendore mediterraneo. Il suo passato, le cui radici affondano ben oltre la posa delle prime pietre, è eguagliato solo dal suo patrimonio naturale ben conservato, una vera e propria oasi di natura marina e terrestre la cui conservazione sta a cuore a  coloro che sono cresciuti qui.

Questa antica roccaforte genovese, preservata nel tempo, è un autentico baluardo della storia corsa. Qui si possono scoprire le sue origini pisane attraverso le testimonianze della pietra riportate alla luce dai recenti scavi e le tracce degli innumerevoli assedi e invasioni che ne hanno scandito la tumultuosa esistenza, dalla presa della città da parte dell’illustre Dragut alle fortificazioni della Seconda Guerra Mondiale. A Bonifacio si trovano molti luoghi leggendari, come la scala detta “del Re d’Aragona”, la cui storia orale racconta che fu costruita una notte per organizzare la fuga del monarca, le bastion de l’étendard, simbolo della città o ancora la collezione di antiche chiese, che diventano il punto focale della vita bonifacienne durante le famose processioni religiose che si svolgono nel corso dell’anno.

Il tour prosegue lungo le coste, alla scoperta delle famose scogliere calcaree immacolate che hanno fatto la reputazione pittoresca della città. Più lontano, a pochi chilometri di distanza si accosterà nell’arcipelago delle Isole Lavezzi, santuario naturale nel parco marino delle bocche di Bonifacio e teatro del tragico naufragio della Semillante nel XIX secolo..

Una volta tornati a terra, la macchia circostante riserva ancora molte sorprese. Potrete partire alla scoperta del litorale sui sentieri segnalati che vi condurranno agli angoli ancora selvaggi della regione, alla scoperta di spiagge eccezionali i cui nomi come Sant’Amanza, Sperone o Rondinara hanno forgiato la reputazione paradisiaca dell’estremo sud.

Il team di Pian del Fosse è sempre a vostra disposizione per rivelarvi i segreti di Bonifacio, un luogo davvero unico in Corsica..

Bastion de l’Etendard e il Giardino dei paesaggi

Dopo aver percorso la salita di San Rocco si arriva, passando per la porta di Genova, al « Bastion de l’ Etendard », l’edificio più rappresentativo di Bonifacio. Dando l’impressione di essere davanti a un castello, il Bastione è in realtà una enorme fortezza, baluardo cominante il porto. All’interno le sale scavate in parte nella roccia ripercorrono 1000 anni di storia delle fortificazioni della città. Il Bastion de l’ Etendard fu costruito nel XIII secolo dai Genovesi e serviva da difesa per proteggere l’accesso al porto : l’unica porta d’ingresso alla città. Tuttavia, è stato distrutto nel XVI secolo dai franchi turchi, ma fu ricostruito molto rapidamente..  Raggiungendo i 70 metri di altezza, è la parte più imponente delle fortificazioni e la fortezza più alta della Francia

Il giardino del bastione

Il Giardino del Bastione della Cittadella di Bonifacio è chiamato «Jardin des Paysages» così battezzato per la sua bellezza, come un balcone sospeso sul mare si può solo meravigliarsi alla vista dei paesaggi circostanti che si offrono al visitatore.

IL Cammino di Ronda

Il cammino di ronda di Bonifacio è una testimonianza storica affascinante della difesa medievale. Costruita tra il XIII e il XIV secolo, le fortificazioni della città sono state in costante evoluzione.

Dall’edificazione pisana alla fortificazione francese passando per l’era genovese, i grandi eventi che hanno segnato la storia della città sono qui evocati.

La Scala del Re d’Aragona

Nel quartiere pisano, a pochi metri dal Torrione, si trova un luogo emblematico: la Scala del Re d’Aragona: 189 gradini, tutti più irregolari gli uni degli altri, scolpiti nel calcare. La leggenda narra che le scale furono scavate a mano umana in una notte dalle truppe di Alfonso V, re d’Aragona nel 1420. Le vicende storiche, meno fantasiose ma altrettanto impressionanti, evocano piuttosto il lavoro dei monaci francescani per accedere a una fonte di acqua potabile, il pozzo Saint Barthélémy.

La scala si unisce a un sentiero orizzontale di 400m fino al mare da dove si può godere una vista mozzafiato sulle scogliere e la Sardegna.

Cittadella, Città Alta

Arroccata su una scogliera a 70 m di altezza, la Cittadella circonda l’Alta Città con le sue mura.

Salendo a piedi dal porto, l’accesso principale alla Cittadella è la **porta di Genova** costruita nel XVI secolo come ponte levatoio. Fino al 1854, anno della costruzione della Porte de France (da cui si passa in automobile), era l’unico modo per entrare nella Città Alta.

Così le strade e i vicoli si snodano attorno alle case unite come per formare un muro difensivo, spesso collegate da archi che avevano la funzione di canalizzare l’acqua piovana, sistema estremamente prezioso in una città che spesso soffriva di lunghi assedi e mancava di sorgenti naturali.

Le chiese sono numerose a testimoniare il patrimonio religioso di Bonifacio: San Domenico, Santa Maria Maggiore, San Francesco, San Giovanni Battista, San Rocco.

I Mulini

Gli ultimi tre mulini a vento rimasti sono in rovina, ma le loro sagome si stagliano sull’altopiano calcareo e evocano un’attività cerealicola del passato per assicurare il fabbisogno di farina della comunità. Si dice che nel Medioevo a Bonifacio funzionavano sedici mulini.

La produzione locale garantiva solo 4 mesi di consumo, il complemento veniva importato da altre regioni dell’isola tra cui Sartène ma anche dalla Sardegna e talvolta da Genova. Il miglio era preferito al grano per motivi di conservazione.